martedì 31 gennaio 2012

Il self-help nella memoria delle donne di via dei Sabelli

Dal Consultorio autogestito del quartiere San Lorenzo a Roma: alcune protagoniste di quell'esperienza raccontano cos'è stato il self-help per loro.

"Partire dal corpo, da un lato, rispondeva a un'emergenza sociale, ma non solo, significava la riscoperta della corporeità ignorata fino a quel momento, l'esigenza di sapere e praticare tu stessa, non rendendoti oggetto. Il self-help comprendeva non solo la presa di contatto con il corpo, erano saperi di cui ti riappropriavi, era la consapevolezza nuova di potersi conoscere, di farsi valere, di avere diritto di parola su tutto, non solo su come curarsi e come gestire una gravidanza."
Silvia

LE STREGHE SIAMO NOI

 

dalla prefazione di Luciana Percovich:
"Quasi nessuno crede più nel mito di una scienza 'neutra', al di sopra di ogni condizionamento o complicità di carattere storico o politico. ... Ma per quanto riguarda il ruolo avuto dalla medicina nei confronti delle donne, sia verso la specificità delle 'malattie femminili', sia come istituzione che crea e sostiene una precisa ideologia del ruolo femminile, solo da poco si è cominciato a parlare.

NOI E IL NOSTRO CORPO - Abstract e indice -

NOI E IL NOSTRO CORPO
The Boston Women's Health Book Collective
marzo 1973
"La storia di questo libro, Noi e il nostro corpo, è lunga e ricca di soddisfazioni. Ebbe inizio da una discussione sul tema 'Le donne e il loro corpo' svoltasi nell'ambito di un raduno di donne a Boston, nella primavera del 1969. Erano gli inizi del movimento femminista e fu una delle prime riunioni in cui ci incontrammo con il preciso scopo di parlare fra noi. Per molte era la prima volta che ci si trovava insieme per parlare e pensare alla nostra vita e a ciò che potevamo fare per modificarla. Prima della fine del raduno alcune di noi decisero di continuare a incontrarsi per proseguire la discussione...Ci rendemmo così conto, parlando tra di noi delle nostre esperienze, che avevamo ancora moltissimo da imparare sul nostro corpo e durante l'estate decidemmo di approfondire gli argomenti che secondo noi erano più necessari per conoscerlo meglio. Avremmo poi scritto qualcosa individualmente o in piccoli gruppi di due o di tre, e lo avremmo presentato in autunno con un corso di lezioni per le donne su 'Le donne e il loro corpo'. Presentammo il corso ovunque ci fosse un luogo disponibile e gratuito: nelle scuole, negli asili, nelle chiese, a casa nostra.

venerdì 20 gennaio 2012

Corpo e scienza nel movimento per la salute (Silvia Tozzi)

 "Ci sono stati molti gruppi per la salute negli anni Settanta, diversi fra loro e in osmosi col resto del movimento ma anche segnati da aspetti specifici che ne fanno un'area a sé. ...Eppure oggi è molto difficile trovare tracce, resoconti e riflessioni su queste vicende...Il fatto è che mancano molti elementi per una ricostruzione da proporre all'esterno e si può solo sperare che ci siano sempre più donne disposte a raccontare e a raccontarsi." (1)

Memoria (Silvia Tozzi)

 "(Negli anni '70) Cercare se stesse, anche nella storia, è prima di tutto riappropriazione del corpo: salute e medicina diventano per tante donne il crocevia in cui si affrontano tutte le componenti materiali e ideologiche dell'oppressione, e in cui la coscienza di sé può crescere attraverso nuove forme di resistenza ai condizionamenti sociali.

Il self-help e le mestruazioni (Livia Geloso)

 Le mestruazioni sono state un tema centrale nell'esperienza del self-help. "Ci è sembrato che, in modi e a livelli diversi, nessuna di noi accetti le mestruazioni a causa di ciò che rappresentano nella nostra società; nello stesso tempo, siamo sempre più convinte che sia importante recuperarle come parti di noi stesse." (1)

UNA NUOVA VISIONE DEL CORPO DELLA DONNA


Federation of Feminist Women's Health Centers
(Federazione dei Centri femministi per la salute delle donne)
Prima edizione 1981
Feminist Health Press, California, USA, 1991, p.17

"La nostra società è piena di immagini negative riguardo ai corpi femminili. Grandi cartelli ingombrano le strade con donne vestite in modo succinto che pubblicizzano bevande alcoliche, sigarette, dischi o luoghi di vacanza. Riviste con foto di donne in biancheria intima sensualmente sdraiate su divani o sedute a gambe aperte, compaiono fuori dalle valigette ventiquattrore di uomini d'affari che viaggiano in treno o in aereo. Album di musica rock ritraggono spesso e intenzionalmente scene di violenza sulle donne per vendere il loro prodotto. ... Viene dato alle donne un messaggio chiaro: dovete essere sessualmente disponibili, ma non guardate, non toccate e non cercate di capire i vostri corpi. La prima esperienza di self-help (il 7 aprile 1971) è nata in seguito allo stimolo suscitato da queste contraddizioni."
(traduzione di Tilde Pacchiarotti e Livia Geloso)


venerdì 13 gennaio 2012

Opuscoli...

Il Gruppo Femminista per la salute della Donna di Roma realizzò molti opuscoli informativi sul corpo femminile, la sessualità, la fisiologia. Cliccando sul link si può visionare un pdf che spiega il ciclo mestruale e il suo funzionamento, con illustrazione allegata.
Buona lettura!
CLICCA QUI

Il Centro SIMONETTA TOSI (Silvia Tozzi)

Nei primi anni ’70 il “Collettivo San Lorenzo” si era formato intorno a Simonetta Tosi in Via dei Sabelli a Roma. Ci univa il bisogno di discutere, di parlare, e di agire nel campo della salute della donna a partire dalle esigenze di ciascuna. Con il self help e l’apertura di un centro per la contraccezione, l’aborto, l’informazione, avevamo creato uno spazio di libertà in cui stare insieme e lavorare per il benessere di noi stesse e delle altre, in una prospettiva di demedicalizzazione della vita riproduttiva e della sessualità. Nei continui scambi e contatti con operatrici e operatori sanitari, portavamo nostri criteri guida che, verificati in singole esperienze significative, avrebbero potuto contribuire, anche attraverso la formazione, al cambiamento di modalità e culture dei servizi.

Il self-help a Bologna

"Nella primavera del 1974, alcune donne del movimento femminista bolognese parteciparono ad un convegno a Roma, organizzato per diffondere il self-help delle donne che le americane avevano già cominciato a praticare con successo. Anche per noi fu un'illuminazione...

Il self-help nella memoria delle donne del Gruppo Femminista per la Salute

Il momento in cui ho assistito per la prima volta ad un'autovisita è stata come un'epifania, una rivelazione, l'apertura di un orizzonte. 

domenica 8 gennaio 2012

L’AUTOVISITA - Gruppo Femminista per la Salute della Donna, 1979

Generalmente, noi donne non abbiamo familiarità con i nostri organi genitali sia perché ci hanno sempre insegnato a vergognarcene sia perché, essendo in parte interni, è più difficile osservarli, quindi conoscerli; a volte addirittura ignoriamo la loro esistenza. L’ autovisita è il mezzo che noi donne possiamo usare per prendere confidenza con i nostri organi genitali; questi sono stati definiti “misteriosi” dagli uomini, forse perché fanno parte della nostra capacità procreativa, che non possono vivere né conoscere fino in fondo.
Forse è questa preoccupazione che ha portato alcuni a dire che non esistono, che sono una mancanza.
Per questo pensiamo che guardare, toccare e conoscere i nostri organi esterni ed interni ci possa aiutare a superare i condizionamenti subiti. L’autovisita per noi è stata un’esperienza che ci ha fatto prendere coscienza del nostro corpo, del suo modo di esprimerci le sue esigenze; abbiamo, quindi, cominciato ad amarlo e ad accorgerci che non era una “mancanza”.

giovedì 5 gennaio 2012

Salute, sessualità e donne: un intreccio centrale sulla scena socio-politica a partire dagli anni '60 e '70 (Livia Geloso)

A partire dal saggio della sociologa Yasmine Ergas, "Nelle maglie della politica. Femminismo, istituzioni e politiche sociali nell'Italia degli anni '70."(F.Angeli, 1986), il tema può essere affrontato lungo due assi principali:
- l'emergere delle tematiche corporee relative alla salute e alla sessualità nel contesto dei processi di secolarizzazione, modernizzazione e razionalizzazione in atto nelle società occidentali;
- il loro intrecciarsi con le vicende della "stagione dei movimenti" ed in particolare con le vicende del movimento delle donne nel contesto del neo-femminismo.

Il Convegno internazionale sulla salute della donna, Roma, giugno 1977. Livia Geloso

Il "Convegno internazionale sulla salute della donna", svoltosi a Roma nei giorni 24-25-26 del giugno 1977, fu organizzato dal Gruppo Femminista per la Salute della Donna (GFSD) di Roma, e riunì circa 300 donne appartenenti a gruppi femministi, di provenienza nazionale e internazionale, che praticavano il self-help.
"I gruppi per la salute che praticavano il self-help erano microisole alternative di saperi biomedici, una sorta di medicina scalza praticata da donne dai ruoli misti: dottoresse, ma anche casalinghe, lavoratrici, studentesse." Elena Gagliasso, docente di Filosofia della scienza presso La Sapienza di Roma (da "La ricerca delle donne", a cura di M. Cristina Marcuzzo e Anna Rossi-Doria, Rosenberg & Sellier, 1987).

Cronologia del Gruppo Femminista per la Salute della Donna - Roma Anni 1974-1985 (a cura di Livia Geloso)

  • 1974


Alcune donne che, negli anni precedenti, hanno preso parte ad un'esperienza di propaganda dell'uso dei contraccettivi nel quartiere popolare di S.Lorenzo a Roma, organizzato dal collettivo di via Pompeo Magno, entrano in contatto con il self-help femminista e partecipano, nel 1973, presso il Ridotto dell'Eliseo, all'incontro con Carol Downer e Debra Law, appartenenti al Gruppo Femminista per la Salute delle Donne di Los Angeles e iniziatrici, nel 1971, all'interno di questo gruppo, della pratica corporea dell'autovisita ginecologica.
Da quell'incontro nasceranno, tra gli altri, due gruppi femministi dedicati alla salute delle donne che praticheranno entrambi il self-help con autovisita: il Gruppo Femminista per la Salute delle Donna e il Consultorio di via dei Sabelli a S.Lorenzo.

Il self-help femminista negli anni '70 (Livia Geloso)

Negli anni '70 del secolo scorso, nella stagione dei movimenti e dei nuovi soggetti politici, prende forma una particolare modalità di riappropriazione della propria corporeità sessuata: la pratica corporea dell'autovisita e dello studio del ciclo mestruale nei gruppi femministi di self-help.
Nell'ambito dell'esperienza del "piccolo gruppo" di sole donne all'interno del movimento femminista, come "unità di base" del movimento stesso, i gruppi femministi di self-help rappresentano un fenomeno specifico a cui è interessante porre attenzione, anche perché c'è poco materiale che li riguarda. Ciò è dovuto probabilmente al fatto che si è trattato di un'esperienza corporea, in gran parte non-verbale, oltre che squisitamente operativa.