venerdì 28 dicembre 2012

Materiali del 17 novembre 2012 "La contraccezione nei Consultori pubblici oggi" Cristina Damiani

Il mio intervento è riferito prevalentemente al lavoro dei Consultori di Roma e Provincia. Sono più di trent'anni che lavoro nei Consultori pubblici come ginecologa, e posso dire che le aree di intervento in cui è più facile parlare di contraccezione sono le seguenti:
1) dopo il parto;
2) dopo una IGV (Interruzione Volontaria di Gravidanza);
3) con le giovani alla loro prima visita;
4) con le donne che vengono per una visita di controllo (in particolare in pre-menopausa).


Area d'intervento 1) dopo il parto.
In genere, le donne che noi vediamo durante la gravidanza, o che fanno da noi il "Corso di preparazione al parto", già sanno che devono tornare per una visita di controllo post-partum entro quaranta giorni dal parto. Purtroppo non tutti/e i/le miei/ie colleghi/ghe sono solleciti/e ad affrontare subito il tema della contraccezione, mentre si è visto che se lo si affronta subito, le donne sono più disposte a usare qualcosa. E' opportuno parlare con le donne delle loro aspettative future, se hanno già dei figli, se ne vogliono altri e quanti, dopo quanto tempo, ecc. Inoltre, è importante valutare come va l'allattamento, controllare la ripresa del perineo, considerare il desiderio sessuale, ecc. Il primo contraccettivo consigliato, se non si vogliono figli prima di due o tre anni, o non se ne vogliono più, è la spirale. Se si vogliono figli entro tre anni e lo stato di salute lo consente, viene consigliata la pillola solo progestinica in caso di allattamento, quella estroprogestinica se la donna non allatta. Si è visto che l'inserimento della spirale dopo due mesi dal parto è molto agevole, e la donna non percepisce dolore, cosa che invece può accadere se si lasciano passare più di sei mesi.

Area d'intervento 2) dopo una IGV
Alle donne che vengono per la certificazione relativa alla IGV, viene dato subito un appuntamento entro quaranta giorni dall'intervento. Durante questa visita si controlla che non ci siano problemi e per parlare di contraccezione. Si possono presentare diverse situazioni come, per esempio, la donna che già usava una contraccezione ormonale, sospesa per un certo periodo, che chiede di ricominciarla; la donna che non ha figli e che chiede la pillola (estroprogestinica); la donna che ha figli e che vuole un metodo "sicuro", alla quale si suggerisce di solito la pillola o la spirale; la donna che sceglie una contraccezione naturale come il condom o preservativo. In caso di uso del coito interrotto, se ne illustrano i rischi. In entrambi i casi di uso del condom o del coito interrotto, io prescrivo una ricetta di "Levonel" per le eventuali emergenze, infatti, è difficile ottenerla, soprattutto di sabato o di domenica. Questa procedura è necessaria finché non verrà abolita l'obiezione di coscienza.

Area d'intervento 3) con le giovani alla loro prima visita
Il rapporto con le giovani e le adolescenti in molti Consultori avviene attraverso due momenti: a) attraverso un incontro nelle scuole, quando queste favoriscono i nostri brevi incontri informativi sulla sessualità e la contraccezione; b) attraverso lo "spazio giovani" a cui possono accedere solo le7gli "under-24".Quasi tutti i Consultori hanno un giorno a settimana dedicato solo ai/lle giovani. Per le giovani si prendono in considerazione due tipi di contraccezione: la pillola e il condom con pgd.

Area d'intervento 4) con le donne alla visita di controllo
Alle donne che vengono al controllo generale (visita + paptest + eventuali analisi) vengono fatte domande sulla contraccezione per valutare con loro se è il caso di iniziarla o cambiarla. In particolare, con le donne in pre-menopausa (over 45) sono stati notati due problemi: mestruazioni più abbondanti; rischio maggiore di gravidanze non desiderate o che potrebbero non evolvere bene. Rispetto al primo problema, è risultato utile usare la pillola anche per regolarizzare il ciclo e diminuire il flusso mestruale. Rispetto al secondo problema, si aiuta la donna a scegliere un metodo contraccettivo (spirale, condom, pillola estroprogestinica) sulla base dello stato di salute e delle preferenze personali.

Conclusioni
Sicuramente non tutti i Consultori lavorano al meglio delle possibilità, ma questa è una questione che riguarda ogni lavoro ed ogni servizio. Oltre ai problemi di organizzazione c'è il "fattore umano", la variabile individuale. La speranza è quella di poter migliorare sempre e di non scordare come si stava prima della nascita dei Consultori con tutte le lotte che sono state fatte dalle donne. Con questo spirito mi associo volentieri alla campagna per il condom femminile promossa da Aidos e sostenuta da Archivia, auspicando anche che la diffusione del condom femminile porti alla diminuzione del prezzo.  



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