venerdì 13 gennaio 2012

Il self-help nella memoria delle donne del Gruppo Femminista per la Salute

Il momento in cui ho assistito per la prima volta ad un'autovisita è stata come un'epifania, una rivelazione, l'apertura di un orizzonte. 


La mia personale autovisita ha sancito lo sviluppo di un senso di padronanza e di orgoglio che da allora ha fatto parte di me.
Livia
Ricordo un'esperienza incredibile tra freddo, emozione, vergogna di farsi vedere dalle altre e risate per superare l'imbarazzo. Abbiamo dimenticato tutto appena abbiamo intravisto le nostre bocche dei colli degli uteri, una differente dall'altra, che sembravano sorridere.
Francesca
La mia impressione fu di interesse, di curiosità e entusiasmo. Si trattò di una scoperta molto intima e condivisa nello stesso tempo.
Stefania
Mi si aprì un mondo. Ricordo le schede, il poter conoscere i giorni dell'ovulazione, il vedersi com'eravamo fatte con un semplice specchio e uno speculum, uno strumento che nelle nostre mani diventava così maneggevole, diventava quello che era, un semplice strumento.
Cinzia
Fare l'autovisita insieme era fonte di arricchimento personale e di empowerment, si superava la timidezza. Si trattava di una condivisione di positività, di una bonifica dallo sguardo negante, violento, repressivo.
Caterina
Mi sono avvicinata a questa esperienza con grande curiosità e timore, come ci si avvicina ad un mistero.
Rosaria
Mi ricordo che rimasi scioccata dalla compartecipazione, dalla coralità, da quel mettere in comune con reciproca curiosità come fossimo al bagno a truccarci insieme. Rispetto alla visita medica era tutto capovolto perché chi visitava e chi osservava era la stessa persona.
Cristina
Mi ricordo non solo la gioia ma proprio l'entusiasmo di fare una cosa che non avrei mai pensato. Cominciai a fare pace con me stessa partendo proprio da quella parte del corpo.Mi sembrò la più grossa rivoluzione oltre i collettivi politici.
Rita
Quel giorno, per me che non avevo neanche mai visto il seno di mia madre, fu indimenticabile, una specie di rivoluzione incruenta, uno svelamento. Poi, fu bello anche studiare insieme e confrontarci su tutto quello che riguardava la riappropriazione del corpo.
Patrizia
Facendo l'autovisita con le altre ho potuto accettare il mio corpo e vederlo bello. La cultura del mio tempo vedeva il corpo della donna come il contenitore per fare figli e tutto quello che riguardava le sue funzioni era considerato disgustoso. Con il self-help ci siamo riappropriate della bellezza del nostro corpo.
Carla
Fra il '77 e il '78 ero fresca di parto e di rabbia per quello che avevo vissuto. Attraverso il self-help abbiamo cominciato a lottare per l'umanizzazione del parto.
Angela
E' stato davvero un momento di grande consapevolezza. E' stato meraviglioso avere tutto quel tempo per approfondimenti e dibattiti. Vorrei aggiungere qualcosa sui sentimenti tra di noi, in particolare, i sentimenti di amore, il clima di accoglienza e di libertà, questa è stata una 'traccia' particolare, a mio avviso.
Manuela
E' stato sicuramente un elemento importante nella mia vita. Avrei voluto continuare anche in menopausa.
Verena
Quello che mi è rimasto impresso è il contatto nuovo con il proprio corpo e con quello delle altre. L'avere corpo e mente uniti è stata un'esperienza fondamentale che ha caratterizzato i gruppi di self-help rispetto agli altri gruppi.
Alessandra

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