venerdì 13 gennaio 2012

Il Centro SIMONETTA TOSI (Silvia Tozzi)

Nei primi anni ’70 il “Collettivo San Lorenzo” si era formato intorno a Simonetta Tosi in Via dei Sabelli a Roma. Ci univa il bisogno di discutere, di parlare, e di agire nel campo della salute della donna a partire dalle esigenze di ciascuna. Con il self help e l’apertura di un centro per la contraccezione, l’aborto, l’informazione, avevamo creato uno spazio di libertà in cui stare insieme e lavorare per il benessere di noi stesse e delle altre, in una prospettiva di demedicalizzazione della vita riproduttiva e della sessualità. Nei continui scambi e contatti con operatrici e operatori sanitari, portavamo nostri criteri guida che, verificati in singole esperienze significative, avrebbero potuto contribuire, anche attraverso la formazione, al cambiamento di modalità e culture dei servizi.


Poi, nelle mutate situazioni degli anni ’80 e ‘90 –sfavorevoli al dialogo con le istituzioni e all’ascolto in sede politica, per non parlare del “controllo dal basso”- abbiamo cercato piuttosto di agire attraverso reti di donne che aspiravano far coincidere la qualità delle competenze professionali con l’ascolto di esigenze che erano comuni ad una pluralità di persone. Superata ogni tentazione d’onnipotenza, che forse avevamo all’inizio, siamo rimaste tuttavia convinte di  quanto sia ancora necessario continuare a coltivare la capacità d’interpretazione della realtà in noi stesse e tra noi. Sappiamo quanto sia rischioso lasciarsi travolgere e guidare dal caotico sovrapporsi di informazioni spesso superficiali e a senso unico, che erodono le basi di consapevolezze acquisite. In realtà il corpo, luogo privilegiato e spesso sofferente dell’incontro tra natura e tecnologia, sempre più è apparso alla ribalta come sede di conflitti epocali della cultura e della politica. Anche se le novità intervenute nel nostro campo d’interesse hanno reso sempre più difficili le pratiche tra donne, a favore delle espressioni autoreferenziali proprie delle comunità di esperte/i, abbiamo imparato a non sentirci estranee alle trasformazioni che avvengono sotto i nostri occhi, e a ribadire  la necessità di dire la nostra sul corpo femminile. Nel nostro piccolo, e con tutti i limiti del caso, abbiamo cercato di coltivare uno spazio in cui dar voce a desideri e bisogni, e in cui fosse possibile continuare a parlare di corpo, sessualità, salute (maternità, i.v.g., contraccezione, prevenzione…), comunicandoci indicazioni sui luoghi pubblici e privati aperti al dialogo.
Dopo quattro anni di presenza al Buon Pastore, dall’aprile 1996 abbiamo ripreso per qualche tempo le attività di consulenza che erano abituali fin dall’epoca del consultorio
di San Lorenzo, aprendo una stanza per visite e informazioni su contraccezione, gravidanza, i.v.g., patologie minori dell’apparato riproduttivo, menopausa, aspetti psicologici inerenti a questi temi. E, convinte dell’utilità di un approccio pluralistico alle terapie, ci siamo proposte anche di rispondere ad esigenze di orientamento nel campo dell’omeopatia. Poi, con l’avvio delle ristrutturazioni nell’edificio del Buon Pastore, e l’impossibilità di garantire continuità al nostro lavoro, abbiamo chiuso il nostro Centro. Ha continuato, tuttavia, ad esistere un legame con amiche che hanno vissuto esperienze analoghe alla nostra, e sono ancora convinte della necessità di conservarne la memoria, oggi rappresentata dalle carte raccolte negli anni.  
L’archivio del Centro comprende sia la documentazione sistemata personalmente in appositi raccoglitori da Simonetta Tosi con l’aiuto di Ines Valanzuolo, sia quella accumulata con il lavoro di self-help, l’ambulatorio per le visite, la partecipazione alle vicende del movimento femminista, l’organizzazione di seminari e convegni. I materiali riguardano dunque non solo la vita del collettivo, che successivamente ha preso il nome di Associazione Iris e Centro Simonetta Tosi, ma anche importanti passaggi nella storia del movimento femminista italiano. Per esempio:
 Ciclostilati, volantini e opuscoli del Collettivo e del movimento femminista negli anni ’70 e ’80, appunti personali e agende riguardanti l’attività del consultorio, tra cui le visite e gli aborti a Londra, rassegne stampa, interventi e articoli su contraccezione e aborto, progetti presentati alla Regione Lazio e al Ministero della Sanità, documenti di gruppi esteri, come il MLAC francese, rassegne stampa, letteratura medica, leggi, corrispondenza, programmi di seminari, convegni e corsi di formazione
Una prima ricostruzione delle vicende dei vari gruppi che hanno costituito il movimento per la salute in Italia, e del ruolo di Simonetta Tosi, uscì sulla rivista “Memoria” alla fine degli anni ’80 (n.19/20, 1987) a firma di Silvia Tozzi e di esponenti di altri collettivi.
Oggi, in una fase di crescente interesse per le carte che le eredi di tanti gruppi femministi hanno salvato dalla distruzione, è importante non solo conservare, e ordinare materiali che documentano esperienze, progetti e riflessioni del femminismo, ma anche riscoprire una storia a più voci che può avere ancora molto da dirci.



  

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