giovedì 5 gennaio 2012

Cronologia del Gruppo Femminista per la Salute della Donna - Roma Anni 1974-1985 (a cura di Livia Geloso)

  • 1974


Alcune donne che, negli anni precedenti, hanno preso parte ad un'esperienza di propaganda dell'uso dei contraccettivi nel quartiere popolare di S.Lorenzo a Roma, organizzato dal collettivo di via Pompeo Magno, entrano in contatto con il self-help femminista e partecipano, nel 1973, presso il Ridotto dell'Eliseo, all'incontro con Carol Downer e Debra Law, appartenenti al Gruppo Femminista per la Salute delle Donne di Los Angeles e iniziatrici, nel 1971, all'interno di questo gruppo, della pratica corporea dell'autovisita ginecologica.
Da quell'incontro nasceranno, tra gli altri, due gruppi femministi dedicati alla salute delle donne che praticheranno entrambi il self-help con autovisita: il Gruppo Femminista per la Salute delle Donna e il Consultorio di via dei Sabelli a S.Lorenzo.
Questi due gruppi rimarranno sempre in contatto e condivideranno molti aspetti dell'esperienza del self-help femminista (ed anche la presenza di Ulla Tenenbaum, ostetrica).
L'esperienza con le donne del quartiere S.Lorenzo aveva suscitato dubbi e perplessità su quello che era stato percepito da molte come un atteggiamento di arroganza e distanza da parte di donne colte rispetto alle donne del popolo. Il self-help, invece, sembrava proporre una visione ed una pratica che mettevano le donne tutte sullo stesso piano, permettendo così comunicazione e senso di comunanza sulla base della corporeità sessuata condivisa.
Il Gruppo Femminista per la Salute della Donna (GFSD) - che ancora non si chiama così, ma semplicemente Gruppo di self-help, e, poi, per breve tempo, Gruppo femminista per la medicina della donna - comincia a riunirsi settimanalmente, il martedì sera, nelle case per  praticare insieme l'autovisita e condividere vissuti e informazioni.




  • 1975


Carol Downer viene invitata, anche dal nostro gruppo, a tenere un altro incontro di dimostrazione dell'autovisita, questa volta al Teatro La Maddalena, centro culturale femminista molto attivo e collegato alla rivista femminista "Effe", la cui redazione di trovava in un appartamento sopra il teatro.
Al nucleo iniziale, composto in maggioranza da donne trentenni di varie nazionalità - americane, inglesi, svizzere, francesi -, si cominciano ad aggiungere una serie di studentesse universitarie italiane sui vent'anni, molte studiano medicina, altre psicologia e altre  materie.
La notizia della pratica dell'autovisita si diffonde tra le donne che, sempre più numerose, vanno a costituire il Movimento femminista attraverso, soprattutto, la costituzione di tanti "piccoli gruppi". Avviene così che molte donne e molti piccoli gruppi chiedano di fare l'esperienza dell'autovisita e di apprenderne la pratica. Il GFSD diventa uno dei punti di riferimento per queste richieste, non solo per Roma, ma anche per altre città italiane.
Nel marzo di quest'anno, il GFSD conduce degli incontri su "Sessualità e contraccezione" con gli/le studenti/tesse del Liceo statale Castelnuovo di Roma.
In aprile, il GFSD organizza, a Roma, un Convegno nazionale di self-help.
Il 1975 è considerato l'anno di maggior mobilitazione del Movimento femminista italiano; tale mobilitazione lievita velocemente attorno alla questione del "diritto all'aborto". Si tratta di una tematica che si dimostra in grado di attraversare tutte le classi sociali nonché il mondo cattolico, il quale, dal Concilio Vaticano II°, è teatro di grandi spinte trasformative. Il 6 dicembre 1975 si svolge, a Roma, la prima grande manifestazione nazionale "separatista".
Nel GFSD si lavora con entusiasmo, sperimentando tutte le attività del self-help femminista.  Si confrontano vari tipi di "schede" per l'autovisita individuale e l'osservazione del ciclo mestruale, da svolgersi quotidianamente per un anno intero. Si inizia a sperimentare l'osservazione del ciclo come metodo contraccettivo "naturale". Si impara a fare la visita ginecologica bimanuale, a misurare i diaframmi contraccettivi, a fare i prelievi per il Pap-test. Si curano le infezioni vaginali più comuni con aglio, yogurt, lavande di aceto e di bicarbonato, e le piaghette del collo dell'utero con applicazioni di miele, cercando di unire il recupero di saperi antichi delle donne con la ricerca basata sulla nuova sensibilità per i rimedi naturali. L'obiettivo è duplice: favorire la costruzione di un'identità femminile basata sulla condivisione tra donne e sull'orgoglio della propria corporeità sessuata; riportare la cura della salute, nei suoi aspetti quotidiani e comuni, nelle mani delle persone direttamente interessate, soprattutto, quindi, nelle mani delle donne, così da demedicalizzare la vita normale e ridefinire il ruolo degli/lle esperti/e, anche nell'ottica di una "medicina sostenibile". Si traducono articoli dal Lancet inglese (ancora oggi una delle più importanti agenzie d'informazione scientifica del mondo) e da altre fonti, ufficiali - come l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) - e femministe (soprattutto statunitensi, francesi e tedesche), per raccogliere informazioni riguardanti la salute delle donne spesso introvabili in Italia. A questo scopo risulta interessante la collaborazione con l'ISIS, un centro di documentazione femminista gestito da una donna statunitense residente a Roma.
Nel '74 e nel '75 si svolgono a Pinarella, sulla riviera romagnola, il 1° e il 2° Convegno Nazionale del Movimento femminista italiano. Alcune donne del GFSD partecipano ad entrambi i Convegni, svolgendovi dimostrazioni di autovisita e diffondendo informazioni.


  • 1975-1976


Il GFSD vive un passaggio importante: dalle case si passa ad affittare un locale in vicolo della Scala a Trastevere. Si comincia a costituire un Centro di documentazione, e a pensare di organizzare un Convegno internazionale sulla salute delle donne e sul self-help a Roma. Vengono prodotti i primi opuscoli ciclostilati in proprio:"L'esame ginecologico", "Infezioni vaginali e cure alternative", "La pillola, come l'abbiamo vissuta noi", "La menopausa".
Il GFSD differenzia la sua posizione da quella degli altri gruppi aderenti al Comitato Romano Aborto e Contraccezione (CRAC), scegliendo di dedicarsi alla pratica dell'autovisita e allo studio del ciclo mestruale e di non praticare aborti. E' una decisione politica non facile di fronte alla maggioranza del Movimento femminista. La decisione rinsalda l'identità del gruppo: tutte le donne del gruppo, grazie ad essa, si possono riconoscere unite in un progetto comune che vuole salvaguardare quella che viene considerata da tutte l'originalità della ricerca sulla propria identità di donne attraverso la corporeità condivisa che l'autovisita e lo studio del ciclo mestruale rendono possibile.


  • 1976


Il GFSD si mette al lavoro per realizzare l'obiettivo impegnativo di organizzare a Roma un Convegno internazionale sul self-help e la salute delle donne .
Nel '76, a Paestum in provincia di Salerno, si svolge il 3° ed ultimo Convegno Nazionale del Movimento femminista italiano; alcune donne del GFSD vi partecipano con l'obiettivo di diffondere la pratica dell'autovisita e del materiale informativo elaborato. L'esperienza è sofferta a causa del clima inquieto che si crea tra le donne che partecipano al Convegno.
Il '76 può essere definito come l'anno in cui il Movimento femminista comincia a conoscere le sue "ombre": il sogno di essere un solo corpo e quello che basti riunirsi tra donne per creare un nuovo modo di essere che sia di esempio e stimolo per tutta la società comincia a fare i conti con una realtà, per forza di cose, più complessa.
Intanto, nel 1975, la Corte costituzionale, ha dichiarato l'illiceità di alcune norme centrali del codice penale relative alla protezione della stirpe, e in tal modo ha aperto di fatto la strada alla possibilità di legiferare sull'interruzione di gravidanza, cosa che si concretizzerà nel 1978; mentre viene varata "tempestivamente" la legge n.405/1975 sui Consultori pubblici, la quale sembra voler tenere saldamente in mani istituzionali - mediche e religiose - la gestione di un fenomeno che stava assumendo delle forme spontanee di autogestione tra donne.
A marzo, il GFSD partecipa con il CRAC ad una conferenza-stampa in polemica con Karman, rivendicando un uso "popolare" e gestito dalle donne della tecnica dell'aborto per aspirazione.
Il GFSD vive, al suo interno, il confronto doloroso con il primo fallimento dell'uso contraccettivo del metodo dell'osservazione del ciclo, insieme al dramma di accogliere tra le proprie aderenti una donna con un cancro terminale al seno.
Si forma il "gruppo madri", che presto diventerà autonomo rispetto al GFSD.


  • 1977


In maggio, il GFSD organizza una riunione dei gruppi femministi romani che si occupano di self-help e di salute delle donne. Mentre si dedica alacremente all'organizzazione del "Convegno internazionale sulla salute delle donne", invitando tutti i gruppi con cui è in contatto in tutto il mondo. Per raccogliere i fondi, organizza alcune vendite di abiti e oggetti offerti da donne aderenti e simpatizzanti.
Il Convegno ha luogo nei giorni 24, 25 e 26 di giugno, nei locali di un convento occupato al centro di Roma (vicino al Colosseo), la cerimonia d'apertura si svolge alla Sala Borromini del Comune e nel cortile del Governo Vecchio occupato da alcuni gruppi femministi romani. Vi partecipano trecento donne, provenienti da vari paesi, compresa l'Australia e il Messico, sono presenti due donne del collettivo di Boston , Gloria Swanson e Judy Norsigian, si tratta del collettivo che ha scritto "Noi e il nostro corpo", sono assenti per problemi legali le donne del gruppo madre di Los Angeles. Le "fuori sede" vengono ospitate nelle case di donne appartenenti al Movimento femminista residenti a Roma. Si formano sedici gruppi di lavoro a tema, in ognuno dei quali è presente una donna del GFSD come coordinatrice ed un'interprete in inglese: 1) La donna e le istituzioni mediche; 2) Le ricerche che le donne hanno fatto su se stesse e le implicazioni politiche del self-help; 3) La politica dei consultori gestiti dalle donne; 4) La politica del controllo della fertilità: contraccettivi e sterilizzazione; 5) Aborto: leggi e pratica; 6) Parto; 7) Lavoro e salute; 8) Coordinamento internazionale sulla salute della donna; 9) Ormoni sintetici: uso ed effetti; 10) Infezioni vaginali; 11) Cure alternative; 12) Alimentazione; 13) Le donne e l'invecchiamento; 14) Le donne come detentrici di medicina popolare; 15) Salute e sessualità; 16) Salute e lesbismo. Il Convegno è un successo che rafforza e incoraggia le donne del gruppo.
La casa editrice Stampa Alternativa propone al GFSD di aggiornare una propria pubblicazione sugli anticoncezionali. Dopo alcune settimane di lavoro, il gruppo decide di voler gestire in proprio il testo aggiornato e riesce a convincere l'editore a fare un accordo in tal senso.
Il GFSD si costituisce in cooperativa nell'autunno dello stesso anno, contemplando nel suo statuto: la gestione di un consultorio, di un centro di documentazione e la stampa di pubblicazioni. La cooperativa si chiama: "Gruppo Femminista per la Salute della Donna". La dizione "per la Salute delle Donna" è già stata da tempo preferita alla dizione "per una Medicina delle Donne" perché si vuole sottolineare l'approccio positivo e non patologizzante che il Gruppo vuole proporre.


  • 1978


Nel gennaio esce il numero della rivista "Differenze" a cura del GFSD, numero doppio dedicato al Convegno avvenuto l'anno prima e che ne contiene gli atti: "Differenze 6/7". Il Convegno internazionale sulla salute delle donne." La rivista è un'iniziativa dei gruppi femministi romani che si alternano nella redazione e, in questo modo, desiderano confrontarsi e riconoscersi.
Il 1978 è un anno di grande effervescenza editoriale per il GFSD che mette in cantiere il progetto dei "Quaderni della Salute" pubblicando "Anticoncezionali", in settembre, a cui seguirà "L'autovisita"; inoltre, ci si dedica alla traduzione in italiano e alla pubblicazione di "Mestruazioni e Menopausa" di Paula Weideger, un testo apprezzato particolarmente per l'aiuto che fornisce alla realizzazione del desiderio di vivere positivamente queste esperienze in modo che rafforzino l'identità femminile, invece di indebolirla, come di solito avviene.


  • 1979


Il gruppo vive un nuovo passaggio importante: trasloca da vicolo della Scala, da un locale sulla strada, piccolo e disagevole, ad un appartamento in vicolo S.Francesco a Ripa, sempre a Trastevere. In quest'appartamento, che tutte contribuiranno a ripulire e riattare, si tratta di mettere su un centro di salute e un centro di documentazione in piena regola. La cooperativa prende davvero forma e si impara a gestirla.
Le studentesse universitarie, intanto, cominciano a laurearsi e a diventare delle professioniste della salute, questo fatto inizia a cambiare la fisionomia del gruppo nato come un gruppo di self-help, ovvero, come un gruppo di non professionisti/e, di "lay people" come si dice in inglese.


  • 1980


Si formano dei "gruppi di lavoro" su: "ricerca sul ciclo mestruale","alimentazione","invecchiamento e menopausa", "seno", "parto".  Si traduce dall'inglese un opuscolo sulla cistite. Il gruppo di lavoro sul parto cura la pubblicazione dell'opuscolo "L'occorrente per partorire in casa"; comincia a lavorare al progetto di un convegno sulla "casa di maternità", uno spazio dedicato al parto all'interno delle strutture sanitarie; e si prepara a fare parti in casa.
All'interno del gruppo si svolgono corsi di lingua inglese, tenuti da una insegnante madre-lingua, membro del gruppo stesso, per sviluppare l'attività di traduzione di testi relativi alla salute delle donne.
Si dibatte la questione del ruolo del centro di salute: compensazione a ciò che i servizi istituzionali non offrono/luogo di sviluppo di esperienze alternative anche anti-istituzionali; fornire servizi/fare ricerca?
Alla fine dell'anno, si torna dal notaio per cambiare il nome della cooperativa in "Documentazione-Ricerca-Salute (DO.RI.S.)" perché l'aggettivo "femminista" non permette di accedere a molti bacini di utenza.


  • 1981


Tra il 1980 e 1981, la donna che era stata l'anima del gruppo dal suo inizio, Ann Noon, e che aveva avuto un peso particolare nella definizione della "linea", decide di tornare negli Stati Uniti.          
Il consultorio vede la crescita professionale delle neolaureate e delle neospecializzate con l'offerta di servizi relativi a: ginecologia, agopuntura, omeopatia, pediatria, ostetricia, psicologia e psichiatria.
Il "gruppo parto" continua a lavorare al progetto del convegno sulla "casa di maternità" da proporre alla Provincia, e, inoltre, segue parti in casa. Il "gruppo sul ciclo mestruale" continua a lavorare tenendo "corsi". Questi sono i due "gruppi di lavoro" che dimostrano maggiore vitalità.
        


  • 1982


E' l'anno del Convegno sulla casa di maternità, patrocinato dalla Provincia di Roma e che si svolge nei locali della stessa, si intitola: "Chi ha paura della cicogna?". Negli ultimi mesi, tutto il gruppo vi ha lavorato. E' un successo che ricorda quello del convegno del '77, anche se molte cose sono cambiate nel gruppo e nel mondo intorno. Alle donne del gruppo fa impressione il fatto di trovarsi, all'interno di un'istituzione, con i propri materiali e modi alternativi e informali. Si ride e si scherza sull'effetto che la presenza delle donne del gruppo con il loro "look", i loro opuscoli su "La clitoride" e "Odori e umori" (traduzioni da libri del Gruppo di Los Angeles), la relatrice inglese Sheila Kitzinger che mima il momento del parto sul tavolo della presidenza del convegno producono su alcuni consiglieri.
Nelle riunioni, si continua a discutere su come armonizzare il fornire servizi con il portare avanti la ricerca, e si comincia a dedicare tempo al confronto tra le varie specializzazioni.


  • 1983


Tra il 1982 e il 1983, due donne del "nucleo storico" del gruppo diventano madri a quarant'anni, mentre altre si scontrano con l'infertilità dovuta all'età.
Gli altri fatti salienti di questo anno sono:
- la partecipazione sia come partecipanti che come relatrici ad un ciclo di incontri organizzati dai sindacati, nel centro convegni di Ariccia ai Castelli Romani, su come si organizzano i servizi socio-sanitari;
- il "gruppo sul ciclo mestruale" tiene diversi corsi di "informazione sessuale" in varie scuole secondarie, utilizzando le immagini del manuale del gruppo di Los Angeles, "A new view of a woman's body".


  • 1984


Viene organizzato il primo corso "Nascita attiva", per operatori socio-sanitari, in collegamento con il movimento inglese "Active Birth".
E' l'anno della ristrutturazione della sede e dell'auto-tassazione per pagarla.
E' anche l'anno in cui si pensa di scrivere un libro sul self-help. Si comincia a fare una scaletta e a provare a scrivere il capitolo sulla sessualità. Quando se ne discute, nella riunione del martedì sera, qualcosa non va, nella sensazione di alcune l'atmosfera non è più quella del passato, manca il senso di avere un obiettivo comune come gruppo. Si decide, allora, di dedicare le riunioni del martedì a valutare questa situazione. Dalle riunioni emerge nella maggioranza la consapevolezza che è proprio così: le cose sono evolute in un modo che, ormai, non esiste più un progetto comune, mentre, alcuni sottogruppi stanno portando avanti dei progetti autonomi.


  • 1985


E' l'anno dello scioglimento del gruppo e della liquidazione della cooperativa DO.RI.S.
Tutto avviene in modo naturale e pacato, con un po' di malinconia. Io ho preso una parte attiva nel senso del chiarimento e della decisione sulla necessità di voltare pagina, per lasciare posto al nuovo che già si manifestava e aveva, a mio avviso, bisogno e diritto di essere riconosciuto per svilupparsi nel modo migliore. E' stato, a mio avviso, come un divorzio consensuale tra persone che si sono amate. Quando il notaio ha detto: "Se nessuno ha niente da dire, dichiaro sciolta la Cooperativa Documentazione-Ricerca-Salute!", c'è stato un gran silenzio denso tra noi. All'uscita dal portone del notaio, una di noi ha rotto il silenzio proponendo di andare a mangiare una pizza. La sua proposta ha provocato un'affettuosa ilarità: come le veniva in mente, c'eravamo appena separate ufficialmente?! Ma, in realtà, nessuna si meravigliava della sua uscita - ci conoscevamo da così tanto tempo! - e, d'altra parte, lei era stata, forse, quella che meno delle altre avrebbe voluto che ci separassimo. A proposito, ci siamo sciolte a maggio.

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